L’ustione è una lesione dei tessuti tegumentari causata dall’esposizione del tessuto stesso a fonti termiche, a sostanze chimiche (causticazione), a sorgenti elettriche o a radiazioni. Le ustioni che interessano solo il primo strato di pelle sono conosciute come ustioni superficiali o di primo grado. Quando il danno penetra in alcuni degli strati sottostanti, ci si trova nel caso di un’ustione a spessore parziale o di secondo grado. Se coinvolge tutti gli strati della cute, essa si classifica come ustione di tutto lo spessore o di terzo grado. Una ustione di quarto grado comporta inoltre lesioni ai tessuti più profondi, come muscoli o ossa. Il trattamento necessario dipende dalla gravità: ustioni superficiali possono essere gestite con poco più di semplici antidolorifici, mentre le grandi ustioni possono richiedere un trattamento prolungato in centri specializzati. Il raffreddamento con acqua di rubinetto può aiutare ad alleviare il dolore e diminuire il danno, tuttavia, l’esposizione prolungata può causare ipotermia. Le ustioni a spessore parziale possono richiedere la pulizia con acqua e sapone, seguita da una medicazione. Non è chiaro come gestire le vesciche, ma probabilmente è ragionevole lasciarle intatte. Ustioni su tutto lo spessore di solito richiedono trattamenti chirurgici, come gli innesti cutanei. Ustioni estese spesso richiedono la somministrazione di grandi quantità di liquidi per via endovenosa, poiché la risposta infiammatoria successiva comporta significative perdite di fluido capillare e edema. Le complicanze più comuni correlate alle ustioni sono legate alle infezioni. Mentre le grandi ustioni possono essere fatali, i trattamenti moderni sviluppati a partire dal 1960 hanno migliorato significativamente la prognosi, soprattutto nei bambini e nei giovani adulti. A livello mondiale, circa 11 milioni di persone all’anno richiedono cure mediche e 300.000 muoiono a causa di ustioni. Negli Stati Uniti, circa il 4% delle persone ricoverate in un centro per grandi ustionati non sopravvive. La prognosi a lungo termine è principalmente correlata alla dimensione delle ustioni e all’età della persona colpita , dove i più giovani hanno maggior speranza di guarigione rispetto ai soggetti più anziani.
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